Loy: Un quadro incoraggiante, ma bisogna migliorare la qualità dell’occupazione
Quello fotografato dall’Istat è un quadro abbastanza incoraggiante per il mercato del lavoro. La consistente flessione della quota di inattivi, soprattutto per scoraggiamento, la riduzione dei disoccupati di lunga durata, il dietrofront del part-time involontario, sono elementi che ci inducono a pensare ad un leggero miglioramento del tessuto occupazionale.
Ma al netto della positività di questi indicatori, c’è un aspetto che non va dimenticato: la qualità della nostra occupazione. Abbiamo sacche di lavoratori border-line, spesso giovani, che gravitano per anni tra voucher, tirocini e volontariato, con la speranza di un contratto “genuino” di lavoro.
E se sui voucher è iniziato un percorso correttivo all’uso distorto dello strumento, è altrettanto necessario che ciò avvenga anche per gli altri istituti, al fine di reindirizzare il mercato del lavoro verso la traiettoria di una occupazione di “qualità”.